SENATO: dibattito in aula sull'agroalimentare, governo accoglie alcune mozioni su contraffazione e imu

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8 febbraio 2012

L'assemblea del Senato ha svolto, nel corso della seduta di questa mattina, un ampio dibattito sulla situazione del comparto agroalimentare, sulla base delle mozioni presentate da tutti i gruppi. A partire dalla problematiche che riguardano la contraffazione dei prodotti e l'etichettatura di origine, le varie mozioni hanno infatti proposto impegni per il governo anche sulle questioni più attinenti all'emergenza attuale del settore, dall'Imu sui fabbricati rurali, alla richiesta di sospendere i crediti fiscali e previdenziali per le aziende delle Regioni meridionali. Il sottosegretario alle politiche agricole Franco Braga ha espresso in particolare, in rappresentanza del governo, la contrarietà dell'Esecutivo in merito alle richieste formulate nella mozione, sottoscritta da deputati siciliani appartenenti a vari gruppi, relative alla necessità di "sostenere gli imprenditori del comparto agricolo i quali abbiano una situazione debitoria conclamata ed irrecuperabile". Le mozioni del PD e del PDL, accolte dall'Aula, chiedono entrambe interventi per ridurre il carico fiscale sull'agricoltura derivante dall'Imu. L'atto d'indirizzo del PD, a prima firma di Leana Pignedoli, impegna il governo per "interventi di riduzione dell'aggravio fiscale degli operatori, a partire dalla nuova imu sui fabbricati rurali e dal sistema di accise sul gasolio utilizzato per scopi agricoli". Analogamente la mozione a prima firma di Maurizio Gasparri (PDL) auspica "aliquote ridotte dell'imu per gli imprenditori agricoli professionali e i coltivatori diretti, per i quali i terreni ed i fabbricati strumentali costituiscono beni essenziali per l'esercizio dell'attività agricola". Quanto alla questione dell'etichettatura di origine, la mozione presentata a prima firma Vallardi impegna il governo ad emanare quanto prima i decreti attuativi della legge sull'indicazione dell'origine. "Dopo Zaia, promotore della legge - ha detto Vallardi - si sono susseguiti ben tre Ministri e nessuno di loro è stato in grado di attuarla. Ci chiediamo se è incapacità a farlo o se è la volontà delle multinazionali che hanno tutto l'interesse a importare cibo e prodotti alimentari a basso costo da Paesi stranieri. Queste domande sono state rivolte al Ministro dell'agricoltura che ci ha assicurato il suo impegno a dare corso alla legge in tempi brevi  con l'unico scopo di valorizzare i prodotti della nostra terra".


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