Siccità - Luppi: Gravi danni all’agricoltura, servono gli interventi chiesti da Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto e accolti dal ministro Catania per sostenere il mondo agricolo ed evitare appesantimento dei prezzi al consumo

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27 agosto 2012

Bologna, 9 agosto 2012 - L’estate del 2012 vede la produzione agricola fortemente colpita dalla siccità con danni ormai irrimediabili che compromettono le produzioni agricole annuali a nord della via Emilia con perdite medie del 50-70%. Anche nelle imprese strutturate con impianti d’irrigazione agricoli è stato rilevato un danno sulle rese perché le temperature, quando superano certi livelli, bloccano lo sviluppo.

I prodotti colpiti con maggiore intensità sono mais e pomodoro da industria e, più in generale, tutte le colture estive.

Rispetto all’anno scorso si è registrato un calo delle precipitazioni del 50% che è andato ad assomarsi a un autunno e a un inverno con scarse piogge. In alcune zone non piove da 70 giorni con temperature spesso sopra i 35 gradi.

L’umidità nel suolo nel primo metro, che costituisce il dato più importante, si colloca su valori eccezionalmente bassi, mai raggiunti dal 1951, e induce un enorme stress idrico nelle piante.

Il Consorzio Canale Romagnolo ha stimato in questo periodo un aumento di richiesta d’acqua del 70% rispetto agli scorsi cinque anni, sottolineando la fondamentale importanza del mantenimento e dello sviluppo delle infrastrutture irrigue per le sopravvivenza del settore.

«Condividiamo le proposte della Regione Emilia-Romagna per portare sollievo alle imprese agricole colpite dall’eccezionale ondata di caldo – dice Giovanni Luppi, presidente del Distretto di Legacoop Agroalimentare Nord Italia –. Inoltre, l’avere condiviso la richiesta di intervento per eventi eccezionali con le Regioni Lombardia e Veneto corrisponde a una visione d’insieme che è quella che serve per affrontare questo come altri problemi del mondo agricolo. Va dato atto al ministro Catania di essersi mosso rapidamente, accogliendo le richieste delle Regioni e sollecitando la richiesta alla Ue di anticipare a ottobre il 50% del premio PAC. A questi provvedimenti dovrebbe venire aggiunto l’aumento della dotazione di carburante agevolato per gli agricoltori con il raddoppio del potenziale per singola azienda».

Luppi ricorda anche che molte delle colture compromesse hanno un impatto molto pesante sulle filiere a valle, a partire da quelle zootecniche e dei prodotti di eccellenza dell’alimentare italiano, e che ci saranno «ripercussioni sui consumatori vista l’impennata dei prezzi di questi prodotti a livello mondiale».

Gli eventi meteorologici di questo eccezionale 2012 mettono a nudo gli effetti dei cambiamenti climatici sull’agricoltura e su molte delle filiere dell’agroalimentare nazionale. Legacoop Agroalimentare collabora da tempo con istituzioni regionali e nazionali per pianificare interventi di mitigazione degli estremi climatici.

«La partecipazione di imprese cooperative di Legacoop Agroalimentare, in partnership con la Regione Emilia Romagna, al progetto europeo LIFE AQUA sul risparmio, riutilizzo e riuso delle risorse idriche nei sistemi agroindustriali cooperativi è un fatto concreto. I risultati sono positivi e – conclude Luppi – sono a disposizione di tutti, in particolare delle istituzioni, per introdurre massicciamente in queste attività elementi forti di sostenibilità ambientale».




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