UE, salta l’accordo sulla regolamentazione contro le pratiche sleali nella filiera alimentare
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L’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari sollecita la Commissione Europea: è necessario che anche l’Europa decida per un intervento normativo, in linea con quanto ha fatto l’Italia con l’Art. 62.
Roma, 19 novembre 2012 – «Sollecitiamo la Commissione Europea a procedere senza ulteriori esitazioni nella definizione di una proposta di natura legislativa a livello europeo per la regolamentazione delle pratiche commerciali sleali, in linea con quanto avvenuto recentemente in alcuni Stati membri tra i quali l’Italia». Lo dichiara l’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, esprimendo rammarico per il mancato accordo sulle modalità di applicazione dei principi di buone pratiche commerciali che la Commissione Europea ha ufficializzato nei giorni scorsi ai membri del Forum europeo di alto livello sul funzionamento della catena alimentare.
«Dopo quasi un anno di intensi confronti, e nonostante le proposte di compromesso messe sul tavolo recentemente dal Copa-Cogeca – questo il commento dell’Alleanza delle cooperative – è emersa con grande chiarezza l’impossibilità di raggiungere un accordo su aspetti imprescindibili per gli agricoltori e le cooperative italiane ed europee, quali la definizione di sanzioni efficaci e dissuasive in caso di mancato rispetto dei principi sanciti, e la garanzia dell’anonimato dei ricorrenti nel sistema di composizione delle controversie».
Ora non resta che auspicarsi «che nella riunione annuale del Forum prevista per il prossimo 5 dicembre, la Commissione Europea annunci iniziative concrete per affrontare a livello comunitario l’esigenza di riequilibrare i rapporti di forza all’interno della filiera agroalimentare e combattere le frequenti pratiche commerciali abusive subite dagli agricoltori e dalle loro cooperative ».