Intesa con Legacoop Agroalimentare e CulturMedia, valorizzare i parchi per la sostenibilità Federparchi sigla la collaborazione con il mondo cooperativistico, aree protette eccellenze del territorio

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31 ottobre 2022

Firmato protocollo di intesa tra FEDERPARCHI EUROPARC ITALIA, Associazione che opera per promuovere la creazione dei sistemi regionali, del sistema nazionale e di quello europeo delle aree protette, LEGACOOP AGROALIMENTARE, Associazione nazionale delle cooperative Agroalimentari per lo sviluppo rurale e costiero e LEGACOOP CULTURMEDIA, Associazione delle cooperative che operano nei settori dei Beni culturali, Spettacolo, Turismo e Comunicazione.

Le tre Associazioni hanno condiviso la comune constatazione che esiste un vastissimo patrimonio naturale e ambientale composto da 24 Parchi Nazionali, 135 Parchi regionali, 32 aree marine protette a cui si aggiungono 147 riserve statali ed 360 regionali. Con i siti natura 2000 si arriva ad oltre tre milioni di ettari tutelati (il 21% della superficie a terra, mentre a mare siamo al 16% di aree protette). Parliamo di aree oggetto di tutela nelle forme previste dalla legge con un potenziale di valorizzazione ancora largamente inespresso e che le imprese cooperative attive nelle aree protette del paese sono ampiamente diffuse su tutto il territorio nazionale, e sono generalmente portatrici di esperienze di gestione e valorizzazione del patrimonio naturale agricolo, forestale e costiero, nonche' delle aree marine e delle acque interne, finalizzate a creare occupazione, valorizzazione e sviluppo sostenibile dei territori e delle comunità.
Le tre Associazioni hanno così promosso una collaborazione per finalità di interesse generale nella valorizzazione integrata nei territori caratterizzati da aree protette delle risorse naturali, culturali e delle produzioni locali, basata sulla co-programmazione e co-progettazione, sulla implementazione di progetti innovativi e intersettoriali e sulla partecipazione delle comunità territoriali di riferimento, in una chiave di sostenibilità dello sviluppo e rispetto della capacità di carico del territorio;
I principi di economia circolare in agricoltura ,nella pesca e nell'acquacoltura considerano altresì il turismo e la cultura come parte integrante del ciclo per la proposta di nuovi prodotti e offerte che trovano nell'identità dei territori, nelle culture delle comunità locali, nella cura del patrimonio paesaggistico, nelle loro
produzioni tipiche e nei processi di partecipazione delle popolazioni locali, gli elementi che compongono uno stimolo a una rinnovata creazione di attività imprenditoriali e di lavoro e quindi i presupposti per la valorizzazione dei territori, delle aree interne come di quelle costiere, delle aree marine e delle acque interne. Così come la cultura può essere motore di cambiamento in quanto e' in grado di attivare e sviluppare processi e pratiche creative e innovative, favorire coesione e inclusione sociale; partecipazione, fiducia e capitale sociale; promozione di una cittadinanza attiva.
Una grande sfida, dunque, che le tre Associazioni hanno scelto di affrontare, hanno dichiarato i tre Presidenti Giampiero Sammuri, Giovanna Barni e Cristian Maretti, con la consapevolezza delle tante difficoltà che un processo così complicato presenta ma che e' indispensabile intraprendere se si vogliono concretamente sperimentare e gettare le basi di nuovi modelli di sviluppo.
Da qui la volontà di un immediato lavoro comune a supporto di quei comuni che sono stati selezionati nell'ambito del progetto di rigenerazione culturale, sociale e ambientale dei piccoli borghi, finanziato dal Ministero dei Beni Culturali con le risorse del PNRR.
"Al contrario dei grandi parchi americani tipo Yellowstone, selvaggi e spesso recintati, le aree protette italiane si intrecciano con le comunità e i territori. lo afferma Giampiero Sammuri, presidente di Federparchi - I parchi sono ricchi di borghi, di attività legate all'agroalimentare con prodotti di alta qualità. Le aree marine protette operano in costante dialogo con il mondo della piccola pesca e la fruizione delle bellezze naturali nei parchi si interseca con il patrimonio storico - artistico - culturale di cui l'Italia e' ricca; all'insegna di un turismo sempre più slow e sostenibile. Da qui nasce l'intesa con Legacoop Agroalimentare e Legacoop CulturMedia. Una sinergia forte che può contribuire alla tutela e alla valorizzazione delle nostre enormi ricchezze di natura e biodiversità."
"Il Protocollo e' anche una conferma che il modello cooperativo, riconosciuto nella Lista del Patrimonio Intangibile dell'Unesco, e' la soluzione ideale per uno sviluppo land based in grado di tenere insieme nuove economie con le comunità e i valori culturali e sociali della sostenibilità. - sostengono Giovanna Barni e Cristian Maretti presidenti di Legacoop CulturMedia e Legacoop Agroalimentare - Cooperativo e' il protocollo, cooperative sono le governance partecipate pubblico-
private, cooperativa e' l'inclusione delle comunità nei percorsi di valorizzazione delle risorse culturali e naturali e dei diversi stakeholders nelle reti territoriali."
Roma, 31 ottobre 2022



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