Apofruit: auguri anche dal Ministro Galan per i 50 anni della cooperativa; oltre 2.000 persone alla grande “Festa di Compleanno”

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30 settembre 2010

Il Ministro Galan ha voluto far sapere per lettera il suo particolare apprezzamento per le capacità di Apofruit di innovare un settore importante dell’economia italiana, il Presidente della Commissione Agricoltura dell’Unione Europea, Paolo De Castro, è intervenuto per telefono e, salutando “in diretta”, si è preso l’impegno di fornire dal Parlamento Europeo gli strumenti necessari per difendere l’ortofrutticoltura.
Come dire, importanti personaggi, anche se non fisicamente hanno voluto essere vicini alle oltre duemila persone (Soci soprattutto, e dipendenti, personaggi del mondo ortofrutticolo, politici e amministratori) che hanno partecipato alla grande Festa di Compleanno per i 50 anni di Apofruit tenuta nei padiglioni di Cesena Fiera domenica mattina, 12 settembre.
“Una cooperativa –come ha sottolineato Tiberio Rabboni,Assessore all’agricoltura dell’Emilia Romagna concludendo la mattinata- nata 50 anni fa per garantire reddito a gli agricoltori e che ora serve per andare sui mercati esteri, fare innovazione, avere dei marchi e non togliersi il cappello di fronte alla distribuzione moderna”. Nelle parole di Rabboni c’è una perfetta sintesi della storia della grande cooperativa ortofrutticola Apofruit il cui primo nucleo (la Cof) fu fondata il 17 febbraio 1960. 50 anni caratterizzati da una crescita costante, da fusioni e incorporazioni imposte da un mercato divenuto ogni giorno
più ampio, che hanno coinvolto un lungo elenco di cooperative sparse per la penisola trasformando una realtà romagnola nella maggior cooperativa di primo grado dell’ortofrutticoltura italiana, con 12 stabilimenti (dal centro nord alla Sicilia), 4.000 soci, 230 milioni di fatturato.
“Dobbiamo ringraziare chi costituì quella prima cooperativa –ha esordito Enzo Treossi, Presidente di Apofruit, aprendo gli interventi- adesso dobbiamo mantenere quello spirito che li guidò partendo da regole precise, valide per tutti e soprattutto –ha concluso- dobbiamo dare una prospettiva e un futuro ai giovani per tenerli nell’agricoltura”. “C’è un filo conduttore –ha detto Paolo Lucchi, Sindaco di Cesena- fra Apofruit e il nostro territorio, e soci e dipendenti hanno saputo rinnovarsi cambiando l’approccio al mercato ed ora ci troviamo di fronte ad una azienda che è l’orgoglio dell’economia italiana”.
Lo sviluppo della cooperativa è stato raccontato da due appassionati interventi di Romeo Lombardi e di Giancarlo Battistini.
A Renzo Piraccini, Direttore di Apofruit il compito di delineare gli ultimi anni e il futuro. Per Piraccini è importante che si siano mantenuti nel corso dei decenni “il calore del rapporto umano, la solidarietà, e quei valori, non ultima la legalità, che fanno parte del dna della cooperazione che hanno reso possibile una ottima integrazione con circa 300 stagionali provenienti da 15 Paesi”. Piraccini ha illustrato l’allargamento a livello nazionale (dalle fusioni con Vael in Lazio allo stabilimento di Monopoli) e il processo che ha portato alla costituzione di Almaverede Bio, primo marchio dell’ortofrutta ed ora leader nel
biologico e nell’export capace di fornire dalla frutta alla carne. Per il futuro, oltre a sviluppare il Marchio Solarelli (che ha raggiunto quota 7 milioni di Euro e se ne prospetta il raddoppio) Apofruit punta sulla frutta fresca tagliata e pronta al consumo in vaschetta e all’espansione di Almaverde Bio in Europa (prima tappa già realizzata lo “sbarco” in Grecia). Dopo i saluti di Rosario Altieri, Presidente Nazionale AGCI (“dobbiamo far conosce storie come la vostra che ci portano sui mercati”) e di Giuliano Poletti, Presidente Nazionale Legacoop (“qui c’è l’esempio per tutte le aziende italiane che sono piccole,ma non compiono il passo di mettersi assieme per affrontare il mercato, in Apofruit sono confluite 20 cooperative”), Rabboni ha sottolineato che Apofruit è
un orgoglio della Regione, però ha aggiunto “siamo alla vigilia di grandi cambiamenti per cui l’Europa perde terreno rispetto alle grandi aree e dobbiamo darci una politica europea. Purtroppo c’è un silenzio assordante anche a livello della politica agricola del governo italiano –ha proseguito l’Assessore- e per conciliare ciò a Macfrut abbiamo preparato il Primo Forum delle Regioni ortofrutticole Europee. Inoltre come Regione chiediamo la convocazione rapida di una Conferenza Nazionale dell’Agricoltura, abbiamo confermato –nonostante i tagli della Finanziaria- il Piano di Sviluppo Rurale finanziando progetti di filiere con 18 milioni di Euro che ne provocano 45 di investimento”.
E’ seguita la consegna di un riconoscimento a 17 Soci storici della cooperativa (uno per ciascuna delle aree su cui la cooperativa è presente) e ad alcune personalità (fra cui Calcagni della Besana, Fiammenghi Coop Italia, Gamberini Conad) che hanno accompagnato la cooperativa nel suo percorso di crescita. Il riconoscimento consisteva in un bassorilievo del maestro cesenate Leonardo Lucchi che rappresenta la “Bella di Cesena”, ossia un particolare dalla statua di Lucchi posta nella rotonda della frazione di Cesena di Martorano in cui una donna raccoglie una pesca, frutto simbolo della produzione ortofrutticola cesenate.
Per ricordare il compleanno di Apofruit è stato stampato un volume che ricorda, attraverso le immagini, i primi 50 anni di vita della cooperativa ed è stato consegnato a tutti i presenti.




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