ALLEANZA COOPERATIVE ITALIANE: incontro sull'agricoltura.

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8 novembre 2011

L'alleanza delle cooperative italiane ha tenuto oggi un importante appuntamento pubblico dedicato all'agricoltura. L'incontro si e' svolto alla presenza dei vertici di Legacoop, Confcooperative e Agci. Oltre mille i cooperatori presenti. Assente, ufficialmente per ragioni di salute, il Ministro delle Politiche agricole che avrebbe dovuto intervenire. Il Presidente di Confcooperative Luigi Marino ha coordinato i lavori mettendo in evidenza come le originarie contrapposizioni e concorrenzialità tra le centrali cooperative stiano oggi, dopo la caduta del muro di Berlino, inevitabilmente trasformandosi, lasciando il posto al valore dell'unità che ha portato all'alleanza delle cooperative che sta consolidandosi con tappe graduali e rispettose dell'identità. L'incontro è stato chiuso da Giuliano Poletti, Presidente di Legacoop il quale ha assicurato che il progetto dell'Alleanza delle cooperative italiane andrà avanti, a dispetto di chiunque remi contro. Poletti ha parlato della situazione economico-finanziaria definendo quelli attuali "i giorni della cenere". Il Presidente della Legacoop ha anche affrontato i problemi delle relazioni con le organizzazioni professionali assicurando che non è intenzione delle associazioni delle cooperative rubar loro il mestiere. Per quanto riguarda i rapporti tra Gdo e cooperative agricole, Poletti ha sostenuto che l'unica strada è trovare il modo per fare "il giusto prezzo" ed ha espresso perplessità sulla vendita diretta sostenendo che il fenomeno, su larga scala, non da vantaggi economici ai produttori agricoli. Adesso è il momento di fare insieme, ha concluso Poletti. Il Presidente di Legacoop Agroalimentare Giovanni Luppi ha aperto la riunione ricordando le popolazioni colpite dall'alluvione. egli ha poi sottolineato l'orgoglio di appartenere a quella che ha definito "questa enorme famiglia cooperativa" ed ha chiesto alla politica maggiore attenzione per le ragioni della cooperazione. Luppi ha ribadito la fiducia della sua organizzazione nei confronti del progetto unitario dell'Alleanza. Quello di oggi – ha fatto notare Gardini - è il primo importante appuntamento dell'Alleanza delle Cooperative Italiane. Cosa che - ha aggiunto - non è casuale visto che sono molti anni che Fedagri, Legacoop Agroalimentare e Agci-Agrital affrontano le più importanti questioni attraverso un tavolo di coordinamento. Si tratta di un grande processo di semplificazione, ha spiegato il Presidente di Fedagri, facendo notare come a suo parere l'assemblea di oggi rappresenti una tappa fondamentale "del percorso irreversibile dell'unità della cooperazione". "Da oggi la cooperazione agricola avrà una voce sola", ha annunciato. Gardini ha anche invitato le organizzazioni agricole ad un dialogo propositivo ribadendo che lo scontro non è nei programmi dell'alleanza delle cooperative. Un analogo invito egli ha rivolto ai sindacati dei lavoratori dipendenti. entrando nel merito delle questioni Gardini ha ribadito le critiche della cooperazione alla riforma della PAC; ha confermato che l'orientamento della cooperazione agricola che fa capo all'alleanza è e sarà sempre più verso l'integrazione di cooperative, le fusioni, le concentrazioni e l'internazionalizzazione, ma avendo come centro dell'attenzione il socio agricoltore e il carattere mutualistico. Gardini ha sollecitato quanti sollevano perplessità sulla vocazione agricola delle cooperative, a lavorare perché ci sia chiarezza sui numeri relativi alla percentuale di prodotto conferito dai soci e di quello acquistato da altri, tenuto conto del fatto che - ha asserito - solo il 3% del prodotto viene acquistato all'estero. Il Presidente di Fedagri ha approfondito particolarmente le questioni relative alla riforma della PAC chiedendo al Ministro ed al Presidente della Commissione agricoltura del Parlamento Europeo un impegno ed un presidio sulle dotazioni finanziarie. Dicendosi preoccupato del fatto che il Ministro delle Politiche agricole sia assente dall'incontro di oggi tra i Ministri dell'agricoltura dei 27 Stati membri e la Commissione agricoltura del Parlamento europeo. Gardini ha diffusamente parlato dei rapporti con la Gdo avvertendo che se non si riuscirà a trovare un accordo, le coop agricole chiederanno l'applicazione di leggi e norme adeguate per la tutela dei produttori agricoli, come avviene in Francia. Gardini ha chiesto un tavolo interministeriale sulle barriere fitosanitarie per affrontare con decisione il tema. Altre questioni – ha aggiunto – da affrontare sono quelle relative al credito ed alla burocrazia. Va rimesso al centro del Governo il tema dello sviluppo dell'agroalimentare, ha concluso Gardini, ricordando che é la prima industria del Paese quanto ad occupazione e la seconda come fatturato.


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