Senato: audizione del Ministro Catania

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22 ottobre 2012

Si è svolta il 18 ottobre in Commissione Agricoltura del Senato una audizione del Ministro delle Politiche agricole Mario Catania sullo stato di attuazione delle iniziative promosse dal suo dicastero. Catania ha fatto una breve introduzione toccando numerosi punti, sia a livello comunitario che nazionale. In particolare, ha parlato del tema dell'etichettatura d'origine, facendo presente che la situazione non è cambiata rispetto a una recente risposta da lui data al “question time” al Senato e che aveva suscitato numerose polemiche. Il Decreto attuativo per quel riguarda il settore lattiero caseario – ha detto - è ancora fermo al Ministero delle Attività produttive che non ha dato il suo assenso, non consentendo di trasmetterlo a Bruxelles. Parlando dell'Agea, Catania ha detto di aver trasmesso alle Camere la proposta di nomina di Guido Tampieri a Direttore Unico dell'Agenzia. Catania ha poi fatto presente come lo stanziamento recato dalla Legge di stabilità a favore di quest'ente non consente una copertura adeguata delle spese previste per il 2013. Sempre tra le "criticità" del DDL Stabilita', Catania ha citato l'inasprimento fiscale a carico delle imprese e società agricole. "Mi auguro che le Camere possano intervenire, come senz'altro faranno", ha detto. Dal punto di vista positivo, il Ministro ha fatto presente come la manovra abbia previsto uno stanziamento di 120 milioni di euro per il 2013 per le assicurazioni agricole agevolate, a fronte di una previsione nel bilancio pluriennale che azzerava questo capitolo. Catania ha poi fatto riferimento al Disegno di legge sul consumo di suolo, attualmente all'esame della Conferenza Stato-Regioni, auspicando "collaborazione e attenzione" da parte della Commissione Agricoltura quando il provvedimento sarà trasmesso al Parlamento. Dopo l'introduzione di Catania, sono intervenuti i senatori per porre domande. La capogruppo del PD in Commissione Leana Pignedoli ne ha approfittato per chiedere al ministro un rapporto scritto sullo stato di attuazione delle varie misure, cosa che Catania ha prontamente accettato. Pignedoli ha posto domande sull'applicabilità delle norme previste dal Decreto sviluppo per le start up anche al settore agricolo e agroindustriale, così come quelle per l'agenda digitale, dato che proprio nelle zone rurali si registra il ritardo maggiore. Alfonso Andria vicepresidente PD della Comagri ha chiesto precisazioni in particolare per quanto riguarda le situazioni del personale di vari enti disciolti, come l'Ense, Buonitalia e l'Inran. Andria ha fatto anche presente al Ministro le richieste formulate dall'Uniceb in occasione dell'audizione in Commissione; la situazione del settore della pesca e quella del settore dell'ippica. il sen. Alberto Tedesco (Misto) ha anch'egli parlato della questione del personale di Buonitalia nonché dei danni causati dalla siccità. A parlare degli inasprimenti fiscali previsti dalla legge di stabilità a carico degli agricoltori è stata la sen. Maria Teresa Bertuzzi (PD), che ha fatto presente come essi intervengano in un momento in cui gli agricoltori non sanno ancora quale sarà l'impatto della nuova IMU e colpiscono proprio quelle forme di aggregazione che si è sempre cercato di incentivare. Bertuzzi ha anche parlato dei danni causati dalla siccità ed ha chiesto di sapere quale sia lo stato della norma sui terreni demaniali ai giovani. il sen. Flavio Pertoldi (PD) ha posto domande al ministro su aflatossine e diritti d'impianto, mentre la sua collega di gruppo Colomba Mongiello (PD), si è soffermata sul tema dei voucher, degli alchilesteri nell'olio e delle risorse per lo zucchero. L serie di interventi è stata chiusa dal Presidente della Commissione Agricoltura Paolo Scarpa Bonazza, che non ha risparmiato lodi al Ministro per la conduzione della trattativa sulla riforma della PAC, a livello italiano ha chiesto a Catania di farsi sentire di più con il Presidente del Consiglio ed il Ministro dell'economia perché sia rivisto "l'approccio fiscalista di questo governo nei confronti dell'agricoltura italiana". Catania ha risposto brevemente a molte delle domande poste. In particolare, sulla siccità ha detto che è chiaro che le risorse attivabili coi canali tradizionali non sono in grado di coprire il danno che si è verificato, e si è detto "molto aperto a soluzioni innovative" come quelle utilizzate per i danni del terremoto. Sullo stato di attuazione delle norma dei terreni ai giovani ha ammesso: "stiamo faticando nella redazione del decreto, ma sono fiducioso che arriveremo ad una conclusione".  Sulla fiscalità, "è chiaro che c'è stato appesantimento per il settore", ha detto il Ministro, aggiungendo che "occorre che tutti si faccia il massimo possibile in tutte le sedi, per richiamare l'attenzione sui dati oggettivi del comparto e sul grado di pressione fiscale che può sopportare". Parlando poi dell'art. 62 del Decreto Liberalizzazioni, Catania ha detto che dopo qualche tempo dalla sua applicazione, "occorrerà tornare sulla tematica sia a livello di norma primaria sia a livello applicativo, per degli aggiustamenti su alcuni temi specifici"; sul Decreto Sviluppo ha annunciato che vi sono diverse norme che riguardano l'agricoltura; ha detto di conoscere bene la posizione dell'Uniceb; per quanto riguarda la pesca ha aggiunto che il Ministero è "concentrato sulla riforma della PCP, il che però non ci impedisce di lavorare sul piano triennale cosa che gli uffici stanno facendo". Infine, sugli alchilesteri, "nessuno si sogna di non applicare una legge del Parlamento" ha assicurato il Ministro. FONTE: AGRA PRESS


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