Rapporto ISTAT sull'andamento dell'economia agricola nel 2016, Italia tra i primi tre Paesi UE

Notizie
23 maggio 2017

"Nel 2016 il valore aggiunto di agricoltura, silvicoltura e pesca ha segnato un calo del 5,4% a prezzi correnti e dello 0,7% in volume, determinato in buona parte dal crollo delle produzioni olivicole, -44,7% in volume", rende noto l'Istituto nazionale di statistica, che ha diffuso oggi un rapporto sull'andamento dell'economia agricola italiana nel 2016. "I prezzi dei prodotti agricoli venduti risultano in forte calo, -3,4%, mentre i prezzi dei prodotti acquistati segnano una flessione meno marcata, -1,5%; ne deriva una diminuzione dei margini rispetto al 2015", rileva l'ISTAT, informando che "il valore aggiunto del comparto agroalimentare, che oltre al settore agricolo comprende quello dell'industria alimentare, cresce dello 0,4% in termini correnti e dello 0,1% in volume". "Nonostante l'andamento non positivo del settore agricolo, le unità di lavoro crescono complessivamente dello 0,9%; particolarmente pronunciato e' l'incremento delle unità dipendenti, +2,3%, cui si associa una lieve crescita di quelle indipendenti, +0,3%. Risultati positivi si registrano anche per l'industria alimentare, dove l'incremento delle unità di lavoro e' pari allo 0,5%", prosegue l'ISTAT. "Nel 2016 si registra un marcato calo della produzione agricola in volume per le sole coltivazioni legnose, -8,1%, a fronte di una crescita per tutte le altre componenti: +2,3% le coltivazioni erbacee, +1,9% gli allevamenti zootecnici, +1,5% le attività di supporto, +1,4% le attività secondarie e +1,0% le produzioni foraggere. gli investimenti nel settore agricolo mostrano, nel 2016, un discreto recupero, +3,1%, dopo il forte calo registrato degli anni precedenti", aggiunge l'istituto. "A livello territoriale la produzione in agricoltura, silvicoltura e pesca cresce solo al nord, con un aumento in volume del 3,4% nel nord-est e dell'1,4% nel nord-ovest. La flessione più marcata si registra al sud, -4,6%, seguita dalle isole, -3,2%, e dal centro, -1,3%. Con oltre 30 miliardi di euro correnti l'Italia, nel 2016, e' il primo Paese UE-28 per livello di valore aggiunto in agricoltura", prosegue l'ISTAT. "Nel complesso dell'UE-28 - rileva l'istituto - l'indicatore di reddito agricolo scende dello 0,4% con una flessione di produzione, -0,5%, prezzi, -2,8%, valore aggiunto, -1,8%, reddito dei fattori, -1,0%, e unità di lavoro, -1,5%. Il calo dell'indicatore di reddito agricolo riguarda, in particolare, Danimarca, -25,1%, Francia, -15,4%, Italia, -8,3%, Regno Unito, -4,1%, e Grecia, -2,9%. Una crescita si registra, invece, in Romania, +29,1%, Paesi Bassi, +8,0%, Germania, +5,8%, e Spagna, +4,4%". "La performance dei vari comparti pone l'Italia tra i primi tre Paesi europei per produzione agricola. L'ortofrutticolo, il vitivinicolo e l'olivicolo costituiscono i principali settori dell'agricoltura italiana", conclude l'ISTAT, evidenziando che "nel 2016 si amplia il divario dei prezzi dell'input tra i principali Paesi europei".


FONTE: Agra Press




  Categoria:
Notizie