VINO, A RISCHIO I FONDI EUROPEI PER LA PROMOZIONE. ALLENZA COOPERATIVE: "NO AL TAGLIO DI RISORSE FONDAMENTALI PER LA COMPETITIVITA' DELLE AZIENDE"
Vitivinicolo
Nel periodo di programmazione 2014-2018 solo in Italia sono stati stanziati ogni anno per la misura di promozione sui paesi terzi quasi 102 milioni di euro, per un totale in 5 anni di 509.985.000. Altrettanti fondi sono quelli investiti dalle imprese, che finanziano la misura al 50%. Secondo l'Alleanza cooperative agroalimentari le misure che si sta provando a sopprimere "sono di una importanza vitale per le nostre aziende, che a fronte del perdurante calo dei consumi interni, riescono a mantenere la loro competitività proprio esportando i loro vini sui mercati esteri. E che la misura abbia sostenuto e aiutato la crescita dell'export di tutto il comparto lo dimostrano i dati: le esportazioni vitivinicole italiane sono passate da 3,5 miliardi di euro nel 2007 a 5,99 del 2017, con una crescita del 71%. Non solo: le esportazioni italiane in valore verso i paesi extra Ue hanno registrato una crescita media del 63%, ben superiore a quella delle esportazioni rivolte ai paesi europei (+41%)".
"I fondi destinati dalla UE alla promozione, che si sommano ai fondi investiti dalle imprese stesse - così prosegue l'Alleanza - hanno sostituito gli aiuti 'artificiosì al mercato, consentendo alle nostre eccellenze vitivinicole di affermarsi su mercati mondiali, favorendo spesso l'apertura di sbocchi commerciali in nuovi paesi terzi. È per questo che ci opporremo fermamente ad ogni proposta legislativa che intenda abolirli".
"Non va taciuto anche che l'approvazione di tali emendamenti - prosegue l'organizzazione - e' stata motivata da argomentazioni che esulano dagli aspetti economici e di mercato, e che mirano genericamente ad un più efficiente utilizzo di denaro pubblico, tutto da dimostrare. Auspichiamo quindi che quando il dossier passerà alla Commissione Agricoltura e poi all'Aula del Parlamento in Plenaria, i parlamentari siano in grado, cifre alla mano, di difendere una misura che ha avuto effetti positivi e tutti dimostrabili, bloccando gli emendamenti presentati dalla Commissione Ambiente, ed evitando così un duro ed ingiustificato colpo al nostro settore".