CORONAVIRUS, UTILIZZARE IL VINO IN GIACENZA PER PRODURRE ALCOL PER IGIENIZZANTI. LA PROPOSTA DI ALLEANZA COOPERATIVE E ASSODISTIL
VitivinicoloLa proposta è stata indirizzata alla ministra Bellanova da cui si attende il via libera. Consentirebbe di immettere sul mercato 22 milioni di litri di alcole per produrre igienizzanti per le strutture sanitarie e per tutta la collettività.
Roma, 26 marzo 2020 – Anche le cantine e le distillerie italiane sono pronte a dare il loro contributo ai servizi sanitari impegnati nella emergenza epidemiologica da COVID-19. La proposta arriva da Alleanza cooperative agroalimentare e AssoDistil e prevede la possibilità di destinare una parte delle giacenze di vino ad una distillazione volontaria, un'operazione che consentirà di rifornire da subito le distillerie di alcool destinato alla produzione di igienizzanti e di limitare l'attuale ricorso alla importazione dall'estero, operazione resa ancora più difficile in questi giorni per le difficoltà dei trasporti.
La misura di distillazione e' espressamente prevista da normative europee - nello specifico, il Regolamento (UE) N. 1308/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio - e attende ora il via libera da parte del nostro Ministero, che sta esaminando la proposta.
"La volontà del sistema cooperativo e' di poter dimostrare tutta la propria solidarietà al settore sanitario e più in generale all'intera collettivita"', spiega il presidente di Alleanza cooperative agroalimentari Giorgio Mercuri. "Come risulta dagli ultimi dati in possesso del Ministero delle politiche agricole, nelle cantine dei produttori, da nord a sud dell'Italia, vi sono giacenze di vino da tavola e a denominazione. La misura della distillazione di solidarietà può rappresentare a nostro avviso un'importante opportunità per i produttori e per il Paese: potremmo immettere sul mercato alcool destinato alla produzione di igienizzanti utilizzando le scorte nazionali di vino".