ENERGIA, AGRINSIEME: IL PACCHETTO UE CONTRO LA CRISI EVITI DISTORSIONI DI CONCORRENZA TRA LE IMPRESE
NotizieRoma, 15 settembre 2022 - "Il pacchetto licenziato dalla Commissione europea per contrastare la crisi energetica include alcuni elementi di criticità per le imprese che dovranno essere superati nel prosieguo della discussione". E' il commento del coordinamento di Agrinsieme, che riunisce Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari.
"Oltre a
contestare l'assenza di qualsiasi riferimento alla fissazione di un tetto al
prezzo delle importazioni di gas – prosegue il Coordinamento – evidenziamo la
necessità che il taglio obbligatorio dei consumi energetici nelle ore di punta
dovrà essere modulato con le esigenze e la specificità dei cicli produttivi
delle imprese".
"La produzione
di energia elettrica con fonti diverse dal gas e' meno costosa. E' giusto
tenerne conto nella situazione di emergenza che stiamo attraversando" -
prosegue Agrinsieme - Allo stesso tempo, però, occorre fare in modo di non
ostacolare la diffusione delle fonti rinnovabili che rappresentano la via
immediata e diretta a disposizione per annullare la dipendenza dalle
importazioni di gas dalla Federazione Russa e supportare la transizione
ecologica".
Le proposte
della Commissione europea prevedono forme di tassazione dei "superprofitti", il
cui gettito sarebbe a disposizione degli Stati membri per intervenire in modo
discrezionale a sostegno di famiglie e imprese. Il gettito stimato dalla
Commissione e' di 140 miliardi. La soluzione non appare, allo stato,
particolarmente convincente, attesa l'aleatorietà del concetto di extraprofitto
e le difficoltà oggettive di incamerare tali risorse, attestate dall'esperienza
maturata a livello nazionale. Sotto altro profilo – sottolinea Agrinsieme – non
si possono sottacere preoccupazione sui tempi necessari al reperimento delle predette
risorse, che potrebbero rivelarsi troppo dilatati e tali da non incidere in
modo tempestivo sulla situazione contingente di grave crisi che sta affliggendo
le nostre imprese.
"Inoltre, la
discrezionalità – rileva il Coordinamento – potrebbe condurre a distorsioni di
concorrenza tra le imprese a seconda delle decisioni assunte a livello
nazionale. In questo modo, sarebbe compromesso il regolare funzionamento del
mercato unico".
"La nostra
proposta e' che, per quanto riguarda l'agricoltura, vengano recuperate risorse
nel bilancio unionale da destinare al settore secondo criteri condivisi a
livello europeo. Puntiamo a compensare una parte significativa dei maggiori
costi sostenuti dalle imprese agricole e dalle cooperative agroalimentari per
il caro energia alimentato dal prezzo del gas salito in un anno di oltre 10
volte. Al contempo, chiediamo con decisione che l'UE non abbandoni l'ipotesi di
introduzione del price cap all'acquisto di gas, unica misura capace di
contrastare fenomeni speculativi e riportare un pò di normalità nel mercato
energetico. Non va trascurata, peraltro, la possibilità di introdurre strumenti
eccezionali, così come avvenuto durante la pandemia da Covid 19, che
garantiscano alle imprese quella liquidità finanziaria sufficiente e necessaria
per continuare a produrre e superare questa fase complessa".