IMBALLAGGI, PICCININI (ALLEANZA COOPERATIVE):
NotizieNORME UE TROPPO VINCOLANTI, MINACCIA A LIBERO MERCATO
Roma, 1 dicembre 2022 -"L'ennesima conferma del protagonismo della Commissione Europea nel tracciare una rotta per la transizione ecologica, ancora una volta viziata da scarso realismo e un approccio ideologico". Con queste parole il presidente di Alleanza Cooperative Agroalimentari Carlo Piccinini boccia la proposta di regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio, presentata ieri dalla Commissione Europea.
"Nessuno di noi
mette in dubbio la necessità di contribuire all'obiettivo di preservare il
nostro ambiente -commenta Piccinini -ma le modalità prescelte penalizzano
ancora una volta il nostro Paese, che nel corso degli ultimi anni ha fatto
passi da gigante nel riciclo, implementando nuove tecnologie di recupero e
trasformazione degli imballaggi".
"Ci piacerebbe che
dall'Europa -aggiunge il presidente di Alleanza Cooperative Agroalimentari
-arrivassero direttive più chiare e flessibili, che lasciano agli
Stati membri e alle aziende la possibilità di una loro declinazione pratica,
all'interno di un contesto di mercato dal quale a mio avviso non si può mai
prescindere. L'Europa non può in altre parole entrare in maniera così impattante nella gestione commerciale delle imprese. Il rischio, altrimenti -prosegue Piccinini -e' quello di trovarsi a competere sui mercati
internazionali con concorrenti asiatici o americani che, anche quando operano
all'interno di normative rispettose dell'ambiente (e già questo non e' scontato)
lo fanno senza che le proprie attività o dinamiche commerciali siano vincolate
da una burocrazia asfissiante".
Per Alleanza
Cooperative Agroalimentari, quindi, l'obiettivo di tutela ambientale da
perseguire nella nuova normativa sul packaging "e' condivisibile, ma va
conseguito attraverso regole chiare e principi basati maggiormente su
valutazione scientifiche, a partire dall'impatto del carbonio e dall'uso
dell'acqua per gestire il riutilizzo dei contenitori. Non si può continuare a
fissare obiettivi senza valutarne la realizzabilità concreta".
Entrando più nello
specifico nei vari aspetti della proposta di regolamento, il Presidente
Piccinini esprime grosse preoccupazioni rispetto al divieto per imballaggi in
plastica monouso per le referenze dell'ortofrutta fresca di peso inferiore a
1,5 kg, senza che si ponga il problema della disponibilità di valide
alternative, economicamente sostenibili per gli operatori, ma soprattutto
capaci di preservare la salubrità e la shelf life degli alimenti.
Non e' esente dai
nuovi obblighi previsti dalla Commissione il settore vitivinicolo e delle
bevande alcoliche, che e' chiamato a raggiungere già nel 2030 il target
del 5% di ricorso a imballaggi riutilizzabili, con la necessità di dover creare
sistemi di raccolta e di aumentare molto probabilmente i consumi di acqua.
Infine -conclude Piccini -e' necessaria una
valutazione più attenta se non si vuole correre il rischio che il
passaggio a strumenti diversi di imballaggio paradossalmente contraddica gli
stessi obiettivi delle politiche europee e internazionali, generando nuove
forme di sprechi alimentari e di consumo delle risorse naturali.