RIFORMA PAC: OGGI A ROMA UN AFFOLLATO INCONTRO DI AGRINSIEME CON ASSESSORI E MINISTRO DE GIROLAMO

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Il coordinatore di Agrinsieme Giuseppe Politi ha aperto presieduto oggi i lavori di un affollatissimo incontro dedicato ad un primo confronto con gli assessori all'agricoltura sulle decisioni nazionali che dovranno essere prese per dare esecuzione alla riforma della PAC. Insieme a lui al tavolo della presidenza sedevano Miriano Corsini, vicepresidente di Legacoop agroalimentare, il presidente di Confagricoltura Mario Guidi, il presidente della Comagri della Camera Luca Sani, il ministro delle Politiche agricole Nunzia De Girolamo, il presidente di Confcooperative e dell'Alleanza delle cooperative agricole Maurizio Gardini, il coordinatore degli assessori all'agricoltura Fabrizio Nardoni e il presidente di Agci Agrital Gianpaolo Buonfiglio. Presenti in sala fra gli altri il sottosegretario alla Politiche agricole Maurizio Martina, il presidente di Ismea Arturo Semerari, il capo dipartimento del Mipaaf Giuseppe Blasi, il direttore generale di Confagricoltura, Luigi Mastrobuoni, il direttore di Fedagri, Fabiola di Loreto, il direttore di CIA Rossana Zambelli, il direttore di Legacoop agroalimentare Giuseppe Piscopo, gli assessori all'agricoltura della Lombardia Gianni Fava, del Veneto Franco Manzato, del Lazio Sonia Ricci, dell'Umbria Fernanda Cecchini, del Piemonte Claudio Sacchetto, il vice presidente della Comagri della Camera Massimo Fiorio, il Comandante del nucleo carabinieri del Mipaaf comandante Delli Santi, il capo della Segreteria Martina Zucchi, la senatrice del PD Maria Teresa Bertuzzi. Politi ha insistito ripetutamente e in modo particolare sulla necessità, facendo squadra,  di lavorare approfonditamente sulle scelte che in materia di PAC devono e possono essere compiute a livello nazionale. sani ha illustrato gli impegni che la commissione  intende prendere nei prossimi mesi in ordine alla applicazione della riforma,  annunciando prossimi incontri sulla PAC con gli assessori e con le organizzazioni professionali. Guidi ha illustrato un documento elaborato da Agrinsieme sulla nuova PAC. riforma che a suo giudizio poteva anche non essere fatta e dunque, a maggior ragione, la flessibilità attribuita agli stati membri deve essere utilizzata al meglio per marcare una discontinuità nel modello di sviluppo del sistema agroalimentare rispetto allo stare sul mercato, ha precisato. "con l'incontro di oggi Agrinsieme ha voluto fare una prima prova di come organizzare il processo decisorio sfruttando al massimo i margini esistenti", ha aggiunto Guidi. Agrinsieme propone alle regioni un nuovo modello di partenariato ha spiegato il presidente di confagri chiedendo agli assessori una maggiore coerenza con gli interessi complessivi del paese sui piani di sviluppo rurale. per quanto riguarda la regionalizzazione Agrinsieme - ha aggiunto  - chiede che non sia fatta su base amministrativa. infine Guidi ha spiegato anche che i pagamenti accoppiati devono essere destinati, a giudizio di Agrinsieme, a situazioni competitive. siamo terrorizzati da come saranno erogati i pagamenti ha detto rivolto al ministro e sottolineando negativamente il ruolo di Agea e di SIN. Nardoni ha sostenuto che Agrinsieme rappresenta un buon esempio di coordinamento ed ha auspicato coesione tra le parti. è necessario uno sforzo per rendere efficiente la spesa ha aggiunto,  dicendo però che le regioni non sono soddisfatte dell'atteggiamento del governo sulle scelte di Politica agricola. Nardoni ha anche ribadito i dubbi delle regioni sulla nuova PAC e sui rischi di centralizzazione. Fava ha definito l'occasione molto positiva per chiarire scelte degli ultimi mesi ed ha detto di apprezzare quanto detto da Guidi in ordine alla opportunità di ragionare sulla PAC per aree omogenee individuandone per i PSR - ha precisato l'assessore - tre o quattro. Fava ha parlato di alcune esperienze in questo senso fatte nell'ambito di alcuni tavoli tra cui quello del suino. L'assessore all'agricoltura della Lombardia ha invitato formalmente il ministro a recarsi al nord per incontrare gli assessori di quelle aree per affrontare alcune questioni specifiche. De Girolamo si è impegnata a breve ad aprire un tavolo con gli assessori sulla PAC ed ha ricordato che quella organizzata da Agrinsieme è la prima occasione di confronto sulla PAC. De Girolamo ha asserito che l'instabilità Politica non aiuta che i mediocri facendo intendere che una tenuta del governo sarà propizia all'agricoltura. dobbiamo iniziare il confronto tenendo conto che la sfida importante sulla PAC è ora quella che si gioca in Italia, ha detto. Il ministro ha annunciato, anche rispondendo all'assessore Fava, che da settembre girerà tutte le Regioni dal nord al sud spiegando che è necessario fare Politica agricola nel contesto europeo e con spirito di squadra non solo tra regioni ma tra organizzazioni. Il ministro è tornata a parlare di semplificazione come precondizione dello sviluppo ed ha assicurato che chiederà agli enti erogatori di alleggerire le procedure per ottenere i finanziamenti. Tutti dovranno avere l'aiuto che gli è dovuto, ha insistito il ministro. De Girolamo ha concluso dicendo che il lavoro si fa insieme con spirito di squadra e ha esortato a fare "la rivoluzione insieme" senza perdersi in chiacchiere. Manzato ha sottolineato l'importanza del momento ed ha ricordato che la responsabilità è di programmare il lavoro per dopo il 2020 quando gli aiuti comunitari per l'agricoltura diminuiranno e dovranno essere integrati con i fondi strutturali. L'assessore ha anche sottolineato il lavoro che la sua regione sta facendo con Agrinsieme. Cecchini ha messo in evidenza il fatto che, come assessore, ella rappresenta gli interessi complessivi e diffusi della collettività piuttosto che gli interessi particolari degli agricoltori criticando così le affermazioni del ministro che aveva dichiarato nuovamente di sentirsi prima di tutto agricoltore. L'Umbria è la seconda regione quanto a capacità di spesa ma ciò nonostante non può non essere coinvolta nel costruire una Politica nazionale che permetta di spendere tutto ciò che è a disposizione, ha detto cecchini dicendo, infine, che Agrinsieme ha compiuto una scelta adeguata ai tempi. Gardini ha concluso l'incontro sottolineando la capacità delle cooperative storiche ed autentiche di conquistarsi la mutualità prevalente sul campo ed ha ricordato come la cooperazione abbia dato grandi prospettive anche ai piccoli. Oggi comincia il terzo round sulla PAC e noi vogliamo confrontarci con la Politica, ha proseguito soggiungendo che le parole del ministro, in parte nuove, e quello del coordinatore degli assessori , sono di auspicio. Gardini ha spiegato che secondo Agrinsieme va impostato un meccanismo di applicazione della riforma che porti ad un'agricoltura competitiva senza inefficienze di filiera. "non ci mancherà il coraggio di compiere delle scelte" contro la distribuzione delle risorse a pioggia, sul l'agricoltore attivo e sulle Politiche accoppiate, ha avvertito. infine Gardini ha auspicato un lavoro di squadra che, attraverso un'alchimia tra Stato e Regioni di carattere Politico economico sociale, recependo le distintività del territorio in un ottica unificante, porti ad un piano nazionale. noi siamo disponibili a raccogliere proposta ministro di aprire un tavolo, ha concluso il presidente dell'alleanza delle cooperative agricole. FONTE: AGRA PRESS


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