Pesca: La sostenibilità ambientale della pesca in Mediterraneo non può prescindere dalla sostenibilità sociale ed economica
Pesca e acquacoltura
ALLEANZA COOPERATIVE ITALIANE DELLA PESCA
"La sostenibilità ambientale della pesca in
Mediterraneo non può prescindere dalla sostenibilità sociale ed economica"
La politica di riduzione dello sforzo di pesca della
Commissione europea si concentra sulla riduzione dei giorni di pesca
annui, trascurando gli impatti sulle imprese e sull'occupazione.
Il pagamento del fermo 2018 deve avvenire senza se e
senza ma.
"Esprimiamo totale dissenso sull'approccio che la
Commissione europea continua a perseguire per il raggiungimento dell'obiettivo,
pur condiviso, della piena sostenibilità della pesca in Mediterraneo". Questo
il messaggio delle tre Associazioni Cooperative della Pesca dell'Alleanza (AGCI
Agrital, FedAgri Pesca, Legacoop Agroalimentare Dipartimento Pesca) riunitesi
in Giunta Unitaria a Roma, presso il Palazzo della Cooperazione. Un approccio
inaccettabile quello di Bruxelles, così come risulta chiaro sia dalle condizioni
poste per l'approvazione dei Piani di Gestione italiani per le risorse
demersali 2018-2020, sia dalla proposta del Piano di Gestione Multiannuale per
le risorse demersali per il Mediterraneo Occidentale, in questi
giorni all'esame del Consiglio e della Commissione pesca del Parlamento
europeo.
L'azione della Commissione, infatti, appare
principalmente concentrata e limitata alla riduzione dello sforzo di pesca
sulla componente attività, e quindi sui giorni di pesca annui – che secondo
l'Alleanza andrebbero riportati ad ore di attività per cogliere le diverse
specificità e consuetudini operative – trascurando gli impatti economici e
sociali di questa politica sulle imprese e sull'occupazione.
Pur apprezzando gli sforzi del MIPAAFT per limitare i
danni attraverso la prospettata adozione di livelli di flessibilità tali da
rendere più gestibili le misure, in attesa di conoscere i dettagli dei Piani di
Gestione italiani e le ricadute per segmento di flotta nelle diverse GSA, il
Coordinamento Pesca dell'Alleanza delle cooperative italiane afferma
"la propria decisa contrarietà su qualsiasi formula che da Bruxelles si
intenderebbe imporre condizionando con essa la possibilità di utilizzare i
fondi FEAMP per il pagamento delle indennità del fermo temporaneo, a cui le
cooperative aderenti sono pronte a rinunciare per poter definire misure più
gestibili in grado di garantire la piena sostenibilità ambientale, sociale ed
economica della pesca". Tra queste, l'Alleanza si dichiara "favorevole
e disponibile a sviluppare ulteriori iniziative di chiusure spazio-temporali
nelle aree sensibili (da estendere anche alla pesca ricreativa in particolare
nei fermi temporanei e nelle aree protette) che tengano conto delle diverse
zone già precluse alle attività, e per l'aumento della selettività degli
attrezzi di cattura".
In questo quadro, l'Alleanza afferma con forza che il
pagamento del fermo 2018 già effettuato vada comunque corrisposto alle imprese
rispettando l'impegno politico assunto con il relativo Decreto.
Roma, 9 gennaio 2019