Pesca: Alleanza Cooperative, definita proposta Commissione Ue su quote pesce spada. Per Italia giro di vite da oltre 500 tonnellate
Pesca e acquacolturaComunicato stampa
Pesca: Alleanza
Cooperative, definita proposta Commissione Ue su quote pesce spada. Per Italia
giro di vite da oltre 500 tonnellate
(Roma, 10 luglio 2017) La Commissione europea mette nero su
bianco, nella proposta di regolamento presentata al Consiglio, la ripartizione
delle quote di pesca per il pesce spada, assegnando all'Italia 3723,36
tonnellate annue, cinquecento tonnellate in meno rispetto alla produzione
registrata dall'Italia negli ultimi anni.
Lo rende noto l'Alleanza delle Cooperative pesca preoccupata
per lo scenario che si va delineando.
"È inaccettabile una scelta di questo tipo che rimette in
discussione il sistema di ripartizione adottato in sede Iccat (Commissione
internazionale per i grandi pelagici), secondo il quale all'Italia verrebbe
assegnata una quota al di sopra delle 4000 mila tonnellate. Se invece dovesse
passare la linea della Commissione – prosegue l'Alleanza si avrebbe un crollo
della produzione ittica nazionale, perdita di posti di lavoro, a favore di un
aumento del 30% dell'import proveniente soprattutto da Tunisia e Marocco".
L'Alleanza contesta l'arco temporale scelto dalla Commissione per valutare le
produzioni dei singoli paesi, da utilizzare come base per il riparto.
"Prendere in esame solo gli anni dal 2012 al 2015, conclude
l'Alleanza, offre una visione miope, non reale e che danneggia oltremodo
l'Italia, principale produttore europeo, dando un grande vantaggio ai paesi del
nord Africa e anche alla Spagna. Occorre assolutamente invertire rotta e
ripensare ad una distribuzione più obiettiva, partendo dall'esame delle
produzioni ittiche registrate a partire dal 2010".