AGRINSIEME: JEFTA, DA ACCORDO UE-GIAPPONE OPPORTUNITA' PER OLIO D'OLIVA, VINI, CARNI, FORMAGGI, PASTA E POMODORO

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VERRASCINA: "EXPORT AGROALIMENTARE UE POTREBBE CRESCERE SENSIBILMENTE"

AGRINSIEME: JEFTA, DA ACCORDO UE-GIAPPONE OPPORTUNITA

Roma, 17 luglio 2018 - "Grazie all'accordo di libero scambio tra l'Unione Europea e il Giappone, siglato oggi dal premier giapponese Shinzo Abe, dal presidente del Consiglio UE Donald Tusk e dal presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker, le esportazioni agroalimentari comunitarie verso il Paese del Sol levante potrebbero aumentare sensibilmente per i cibi trasformati". Così il coordinatore di Agrinsieme Franco Verrascina, sulla base di elaborazioni statistiche dell'esecutivo comunitario, esprimendo soddisfazione per i contenuti dell'accordo bilaterale, che offre grandi possibilità di crescita e semplificazione per l'export nazionale.

 

"Il Jefta, acronimo che sta per Japan-EU Free Trade Agreement, e' stato firmato oggi in occasione del summit Ue-Giappone di Tokyo, e sarà ora esaminato dal Parlamento Europeo e dalla Dieta nazionale, l'organo legislativo del Giappone; se approvato entro la fine dell'anno da entrambi i parlamenti entrerà in vigore all'inizio del 2019", ricorda il coordinamento che riunisce Cia-Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari.

 

"Il Giappone e' il quarto mercato in ordine di grandezza per le esportazioni agricole comunitarie, che hanno un valore venti volte superiore a quello delle esportazioni giapponesi nell'UE; il Paese, inoltre, si presenta come un mercato 'riccò, caratterizzato da consumatori molto esigenti, continuamente alla ricerca di prodotti di nicchia e di assoluta qualità e che hanno finora mostrato grande interesse nei confronti dell'eccellenza del Made in Italy agroalimentare", fa notare Agrinsieme.

 

"Il Giappone e' il sesto maggior partner commerciale dell'Italia al di fuori dell'Unione Europea, con un surplus commerciale di 2,4 miliardi di Euro: l'Italia, infatti, esporta verso il Paese del Sol levante beni per circa 6,6 miliardi di Euro, a fronte di importazioni per 4,2 miliardi. Tra i prodotti agroalimentari più esportati ci sono il vino, l'olio d'oliva, il pomodoro, la pasta e l'aceto", evidenzia il coordinamento.

 

"Dall'accordo deriveranno inoltre evidenti benefici per le esportazioni di: vini, che attualmente scontano dazi del 15%, i quali saranno eliminati; carni suine, che hanno alte barriere tariffarie che verranno sensibilmente ridotte; carni bovine, il cui import sarà favorito senza modificare le norme comunitarie sul trattamento con ormoni e sugli Ogm; formaggi, che hanno dazi al 30-40%", precisa Agrinsieme.

 

"Con il Jefta, infine, verranno riconosciute oltre duecento indicazioni geografiche europee indicate dagli Stati membri, di cui 45 italiane (nello specifico 19 per prodotti agroalimentari e 26 per vino e alcolici) che rappresentano il 90% del valore dell'export agroalimentare delle denominazioni del nostro Paese, rendendo al contempo illegale la vendita di prodotti di imitazione; si tratta di un risultato positivo, anche se ci saremmo aspettati di più per il completo riconoscimento delle indicazioni geografiche", conclude Agrinsieme.

 

 

 





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