Pesca: Alleanza Cooperative, no alle telecamere a bordo dei pescherecci per controllare rispetto regole
Pesca e acquacolturaLa revisione del regolamento europeo sui controlli potrebbe portare ulteriori adempimenti per le imprese
Comunicato stampa
Pesca: Alleanza Cooperative, no alle
telecamere a bordo dei pescherecci per controllare rispetto regole
La revisione del regolamento
europeo sui controlli potrebbe portare ulteriori adempimenti per le
imprese
Roma, 21 maggio
2020- E ora l'Europa vuole anche mettere le telecamere a circuito chiuso a
bordo dei pescherecci. Dopo le dimensioni delle reti, le taglie dei pesci,
questa e' la volta di sistemi di registrazione da installare a bordo delle
imbarcazioni. È l'allarme lanciato dall'Alleanza delle Cooperative pesca in
merito alla revisione del regolamento sui controlli nel settore, che si
preannuncia ancora più severa nei confronti degli adempimenti imposti alle
imprese. Una preoccupazione espressa in una lettera inviata ai coordinatori di
tutti i gruppi politici italiani della Commissione pesca del Parlamento europeo
e sottoscritta anche dai sindacati e dalle altre sigle datoriali. "Una impresa
ittica su due rischia di scomparire piegata dalla crisi, ingenerata dalla
pandemia. Occorrono liquidità e iniziative per favorire i consumi e valorizzare
le produzioni. No a paletti assurdi che esasperano l'attività degli operatori,
imponendo ulteriori lungaggini burocratiche, mentre il mondo produttivo chiede
a gran voce una semplificazione", sottolinea l'Alleanza. E invece le modifiche
proposte nel regolamento vanno nella direzione di un inasprimento delle
sanzioni ed una ulteriore complessa articolazione delle procedure di
controllo che "non tengono in considerazione la differente
condizione del Mediterraneo rispetto ad altri mari e violano, come
nel caso delle telecamere, la privacy a bordo. Un sistema fortemente invasivo,
che inverte completamente l'onere della prova ispirandosi a principi di
presunzione di colpevolezza", afferma l'Alleanza. "Il sistema delle infrazioni
gravi, con tutto il carico sanzionatorio che si porta dietro, ha contribuito a
creare distorsioni eccessive tra pescatori appartenenti a differenti marinerie,
oltre che tra pescatori Ue e extra-Ue. Nuovi inasprimenti potrebbero far
aumentare questi squilibri, creando una ulteriore penalizzazione in aggiunta a
quelle dei tanti dumping già subiti dalla pesca europea", conclude l'Alleanza
nel chiedere all'Europa di respingere le proposte di modifiche del regolamento
sui controlli, così come sono state pensate, e dare vita, invece, ad una
riforma che coniughi il rispetto delle regole con la possibilità di fare
impresa.