Filiera ittica: finanza sostenibile, certificazioni e nuovi modelli di business a servizio dell'innovazione green

Pesca e acquacoltura

Gli scenari emersi dal secondo webinar di Capraia Smart Island Filiera Ittica Sostenibile, promosso dall'associazione Chimica Verde Bionet, in collaborazione con Legacoop Agroalimentare – Dipartimento Pesca. L'evento è parte del programma di appuntame

 

Filiera ittica: finanza sostenibile, certificazioni e nuovi modelli di business a servizio dell'innovazione green

Gli scenari emersi dal secondo webinar di Capraia Smart Island Filiera Ittica Sostenibile, promosso dall'associazione Chimica Verde Bionet, in collaborazione con Legacoop Agroalimentare – Dipartimento Pesca. L'evento eÌ€ parte del programma di appuntamenti della sezione "Dintorni del Festival" del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2020 promosso da ASviS.

Giovedì 17 settembre 2020 - Sono sempre di più i progetti portati avanti nel territorio italiano che declinano in modo efficace il tema dell'innovazione sostenibile. Best practices che integrano in modo efficace le opportunità offerte dalla tecnologia mettendole a servizio di nuovi modelli operativi incentrati sulla sostenibilità. Si tratta di esempi concreti di aziende che hanno saputo conciliare al meglio le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile, creando un equilibrio virtuoso tra ambito economico, ambientale e sociale. Per raggiungere questi risultati un elemento chiave e' stata la capacità di porre al centro una gestione aziendale permeata da una visione sinergica e integrata, in grado di abbinare sapientemente a modelli di business circolari le soluzioni più all'avanguardia frutto della ricerca tecnologica. Il tutto con l'obiettivo di affrontare il mercato in modo vincente. 

E' stato questo uno dei filoni tematici emersi nel corso del secondo webinar della prima edizione di Capraia Smart Island Filiera Ittica Sostenibile, che si e' aperto con l'intervento del direttore generale della pesca marittima e dell'acquacoltura del Mipaaf, Riccardo Rigillo: "Il rilancio del settore della pesca - ha sottolineato il dott. Rigillo - può avvenire solo attraverso l'adozione di misure che promuovono, in misura decisa, la filiera ittica sostenibile; attraverso la certificazione delle modalità di cattura, della conservazione e della vendita del prodotto, la tutela della risorsa e la formazione degli operatori. In una visione moderna della pesca, infatti, il prelievo della risorsa costituisce solo una parte dell'intera filiera. In questo modo, la pesca potrà diventare un'opportunità per i giovani che sapranno "inventare" una nuova tipologia di lavoro, che fonda le radici nella tradizione e cultura marinara del nostro Paese ma, allo stesso tempo, si proietta verso un' attività imprenditoriale." 

Nuovi modelli di business, certificazioni e finanza sostenibile 

Tanti i temi affrontati durante il convegno, che ha spaziato da una serie di casi studio sulla circular economy, al ruolo chiave delle certificazioni nel settore ittico, fino alle potenzialità del ricorso a strumenti di finanziamento europei a disposizione delle imprese per promuovere modelli di sviluppo sostenibile. Un quadro articolato che mostra come siano variegate le opportunità di crescita per il settore ittico, una filiera che dovrà cercare di sfruttare l'adesione ai paradigmi della sostenibilità come perno su cui far leva per il suo rilancio. In un contesto globale sempre più complesso, alle imprese ittiche e' infatti richiesto un cambio di passo, un ripensamento dei loro modelli organizzativi che abbini piano ambientale, economico e sociale. Si tratta di una sfida da cui le realtà del comparto non devono tirarsi indietro, ma che anzi devono sfruttare il più possibile per favorire la crescita del settore. 

Filiera ittica ed economia circolare
A moderare la prima tavola rotonda del convegno e' stato Paolo Pelusi, Direttore Consorzio Mediterraneo, che ha evidenziato il ruolo chiave dell'economia circolare per un approccio sostenibile al mare e allo sfruttamento delle sue risorse. "L'economia circolare, nell'ambito della green economy, sta avendo sempre più rilievo in sede nazionale ed internazionale come strumento per cercare di ridurre il problema dei rifiuti sia a mare che a terra", ha spiegato Pelusi. "Si prevede quindi sia una crescita sempre maggiore degli investimenti in nuove tecnologie che riducano l'utilizzo della plastica a favore di mono- materiali plastici e materiali compostabili, sia l'incentivo di forme di trasformazione/riciclo dei rifiuti efficienti ed ambientalmente ed economicamente sostenibili". Tanti gli esempi presentati nel corso dei vari interventi del dibattito, iniziative che mostrano concretamente come questi paradigmi operativi green siano declinati in modo vincente nel nostro Paese. Si va dalla produzione di carburante per i pescherecci a partire dai rifiuti recuperati in mare dai pescatori, al riciclo delle reti da pesca e dell'acquacoltura per produrre i filati da utilizzare per altre produzioni industriali. Modelli virtuosi in cui lo scarto di una filiera diventa materia prima di un altro processo produttivo, nell'ambito di processi circolari e a basso impatto ambientale. In questo contesto una carta vincente a disposizione delle imprese e' anche quella della diversificazione delle attività legate al settore ittico con iniziative collaterali alla pesca. Si tratta di sinergie virtuose che possono amplificare l'orizzonte dell'adesione ai paradigmi della sostenibilità, moltiplicandone i vantaggi. "La diversificazione - ha spiegato Pelusi - può consistere sia nell'avvio di attività diverse dalla pesca, comunque legate a questa, ma principalmente in attività complementari e quindi fonti integrative di reddito". Tutte opportunità da cogliere al meglio, adottando uno sguardo olistico e improntato alla collaborazione tra diversi settori. 

Certificazioni per il settore ittico, obiettivi 

Il tema dei sistemi di certificazione per il settore ittico e' stato invece al centro della seconda tavola rotonda, moderata Giuseppe Lembo, presidente di COISPA e chair of the Expert Group for Technical advice on Organic Production (EGTOP) European Commission, DG Agri. "Il più importante obiettivo della certificazione nel settore ittico - ha sottolineato Lembo - e' la promozione di un sistema globale di gestione aziendale basato sull'interazione tra le migliori prassi in materia di ambiente e azione per il clima, un alto livello di biodiversità, la salvaguardia delle risorse naturali e l'applicazione di criteri rigorosi in materia di benessere degli animali. In quest'ottica quattro sono gli obiettivi principali da perseguire: contribuire ad una gestione sostenibile delle risorse ittiche a lungo termine; promuovere modalità ed attrezzature di pesca selettive, che riducano al massimo la cattura di individui sottomisura; garantire ai consumatori la qualità e la tracciabilità dei prodotti ittici; garantire che siano rispettate le preferenze di un numero crescente di consumatori per prodotti ottenuti con sostanze e procedimenti naturali". 

Gestione Aziendale e finanziamenti Europei 

A chiudere il webinar del 17 settembre il panel intitolato "Gestione Aziendale e finanziamenti Europei", moderato da Sara Guidelli, Direttore Generale Legacoop Agroalimentare. "Quello di cui il settore della pesca e dell'acquacoltura hanno bisogno e' una finanza sostenibile, in grado di valutare gli impatti che gli investimenti devono generare", ha sottolineato Guidelli. "Non si può prescindere da un approccio capace di valorizzare adeguatamente quei progetti che pongano al centro la sostenibilità dell'intera filiera ittica. Per declinare al meglio questi modelli operativi occorre interfacciarsi in modo integrato con varie forme di investimento. Per questo e' determinante il rapporto con le banche, con il crowdfunding e con i fondi europei, ma anche con le competenze manageriali, interne ed esterne. In quest'ottica risulta fondamentale affidarsi a società esperte, necessarie per la crescita del settore".

Il webinar è parte del programma di appuntamenti della sezione "Dintorni del Festival" dell'edizione 2020 del Festival dello Sviluppo Sostenibile, organizzato dall'Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), una rete di organizzazioni della società civile italiana che incentrata sui temi della sostenibilità ambientale, economica e sociale.

Sponsor e patrocini di Capraia Smart Island - Filiera Ittica Sostenibile

Capraia Smart Island - Filiera Ittica Sostenibile ha il patrocinio di Regione Toscana, Provincia di Livorno, Comune di Capraia Isola, Accademia dei Georgofili, Legambiente, Kyoto Club, Parco Nazionale Arcipelago Toscano, CNR IIA, Enea. E' realizzato con il contributo di Coopfond, fondo mutualistico di Legacoop. Altri sponsor sono Skretting Italia Spa, CCPB, Marine Stewardship Council, ASA spa, BiofoamTM by Be Wi Synbra, Federunacoma, Novamont, Legacoop Toscana, Acquainbrick, Azienda Servizi Ambientali Spa. L'iniziativa p inolre promossa in collaborazione con Itabia - Italian Biomass Association. Media partner dell'evento è la testata online Canale Energia (www.canaleenergia.com).

I prossimi appuntamenti

La prossima e ultima conferenza promossa nell'ambito di Capraia Smart Island Filiera Ittica Sostenibile è prevista per il 24 settembre. Nel corso dell'ultimo appuntamento della manifestazione verranno annunciati i vincitori del Premio Innovazione Filiera Ittica Sostenibile e del Premio Finanza Sostenibile per il Mediterraneo.

Le registrazioni complete di tutti i convegni dell'evento sono disponibili sui profili Facebook dell'associazione Chimica Verde Bionet e di EcoFuturo Festival.


EcoFuturo Festival

https://www.facebook.com/ecofuturofestival

ChimicaVerdebionet

https://www.facebook.com/ChimicaVerdeBionetItalia/ 




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