TECNOLOGIA E TRACCIABILITÀ, LA FILIERA DELLA PESCA PASSA ATTRAVERSO L'INNOVAZIONE 4.0
Pesca e acquacolturaA Capraia Smart Island presentati progetti per 25 milioni di euro per dare sostenibilità e redditività al settore
COMUNICATO STAMPA
TECNOLOGIA E TRACCIABILITÀ, LA FILIERA DELLA
PESCA PASSA ATTRAVERSO L'INNOVAZIONE 4.0
A Capraia Smart Island presentati progetti per
25 milioni di euro per dare sostenibilità e redditività al settore
Cristian Maretti presidente di Legacoop
Agroalimentare: «Il nostro settore ha fatto enormi passi in avanti, e ne vuole
fare di ulteriori proprio verso la sostenibilità e il rispetto delle norme.
Vogliamo continuare a garantire pesce sano, controllato e tracciato»
«Settore in
forte sofferenza, i contratti di filiera per ridare redditività e marginalità
alle imprese». È in questa affermazione di Angelo Petruzzella, vicepresidente vicario
di Legacoop Agroalimentare, la sintesi di "Capraia Smart Island - Filiera
Ittica Sostenibile", l'evento organizzato da Legacoop Agroalimentare e Chimica
Verde Bionet che si e' svolto sull'Isola di Capraia, in provincia di Livorno, e
che si tenuto in forma ibrida: on-line con oltre 10 mila visualizzazioni su Facebook,
circa 70 studenti del
Politecnico del Mare di Catania via Zoom che hanno seguito
tutta la tre giorni e in presenza con oltre 60 partecipanti. Una manifestazione
rivolta agli stakeholder del settore per diffondere buone pratiche, metodi,
tecnologie e innovazioni per coniugare il rinnovamento dell'intera filiera
ittica con la sostenibilità.
«Il nostro
settore ha fatto enormi passi in avanti, e ne vuole fare di ulteriori proprio
verso la sostenibilità e il rispetto delle norme. Vogliamo continuare a
garantire pesce sano, controllato e tracciato. E lo vogliamo fare rispettando
le regole della Ue che però devono valere per tutti, anche per quei Paesi del
Mediterraneo che non sono nella Comunità europea», ha sottolineato il
presidente di Legacoop Agroalimentare, Cristian
Maretti.
Una
filiera garanzia per i consumatori. Nella tre giorni toscana sono emersi aspetti
legati alla tracciabilità della filiera, dalla rete al piatto, i consumatori
chiedono di sapere se il pesce e' allevato o catturato o l'area di pesca non
soltanto per il fresco ma anche per il lavorato. Ma sono stati illustrati anche
i progetti per 25 milioni
di euro che le marinerie italiane hanno messo in campo per la
sostenibilità e la tracciabilità della filiera del pesce e per dare valore e
redditività alla loro attività.
«La pesca
italiana e' viva e dinamica e questi progetti sostenibili, funzionanti e
realizzabili ne sono la dimostrazione. Dimostrano che abbiamo la capacità
progettuale e produttiva per fare meglio e di più», commenta Massimo Carlotti vicepresidente
di Legacoop agroalimentare.
Buone
pratiche per la sostenibilità e il reddito. Da Viareggio, a
Rimini alla Puglia alla Sicilia, in occasione della presentazione dell'Atlante
del Buone Pratiche che riunisce attività della pesca in mare, dell'acquacoltura
e della ricerca, sono state illustrate le iniziative che avranno ricadute
importanti anche a livello occupazionale. «L'Atlante e' per Legacoop, un
ulteriore supporto verso la sostenibilità che da sempre e' nel Dna delle nostre
cooperative. Filiera, tracciabilità, sicurezza alimentare e redditività sono i
pilastri della cooperazione», aggiunge Maretti.
Gli esempi di
come si reinventa la pesca in chiave degli obiettivi Farm to Fork e di tutela
del mare ci sono i progetti di recupero dei rifiuti e delle attrezzature perse
durante la pesca, la vendita diretta e a domicilio, e la realizzazione di
strutture per le aste e per il mercato che utilizzano tecnologie 4.0.
Innovazione
e Pnrr, la risposta per una pesca moderna. Proprio l'innovazione
informatica e' stata uno dei punti al centro dell'incontro di Capraia. Perche' la
tecnologia e' in grado di dare risposte importanti in chiave di sostenibilità. E
per farlo e' importante che il Pnrr possa contribuire a far diventare sempre più
moderna la filiera ittica italiana e darle quel giusto ruolo vista l'importanza
che riveste nel made in Italy agroalimentare.
«Il settore
della pesca vive difficoltà per il taglio dello sforzo di pesca che potrebbe portare
a una riduzione del 35%, una media di 100 giorni in meno a imbarcazione, e
questo farà scendere le imprese sotto il punto di redditività. Ci sono sfide
che dobbiamo affrontare a livello europeo che sono irrimandabili per il futuro
del comparto», ha evidenziato Sara
Guidelli, direttore generale di Legacoop Agroalimentare.
«Capraia Smart
Island si e' dimostrato ancora una volta un evento speciale», ha sottolineato Sofia Mannelli,
presidente di Chimica Verde bionet. «Uno spazio dove le aziende, la ricerca
scientifica e la società civile si incontrano, costruiscono sinergie, e
dialogano per tre giorni con, come comune denominatore, la crescita della
sostenibilità della filiera. Anche quest'anno i giorni a Capraia hanno creato
importanti opportunità e crescita per pescatori, acquacoltori e per gli altri
attori della filiera ittica».
L'Atlante e le
registrazioni integrli di Capraia Smart Island - Filiera Ittica Sostenibili
sono disponibili sul sito: http://www.chimicaverde.it/capraia-smart-island-filiera-ittica/