Pesca Alleanza Cooperative SOS all'Europa per cambio rotta su strascico
Pesca e acquacolturaOggi l'invio alla Commissione Ue degli audio delle sirene che i pescherecci hanno fatto risuonare in segno di protesta lungo tutte le coste italiane tra sabato 6 e domenica 7 maggio
Roma, 9 maggio 2023 - La pesca italiana lancia un SOS all'Europa per cambiare rotta sulle nuove misure per la pesca a strascico che rappresenta il 50% del fatturato dell'economia ittica nazionale. E lo fa oggi 9 maggio, giornata dell'Europa, veicolando sui social con l'hashtag #SOS_EU_Fishingcon l'audio delle sirene che i pescherecci hanno fatto risuonare lungo tutte le coste italiane tra sabato 6 e domenica 7 maggio. Una iniziativa, promossa e sostenuta dall'Alleanza delle Cooperative pesca e acquacoltura, che supera i confini nazionali e coinvolge tutti i 7mila pescherecci europei di un comparto che produce il 25% della produzione ittica dell'UE.
"Il nostro obiettivo, spiega
l'Alleanza, e' far capire alla Commissione europea che le misure al vaglio sono
insostenibili sul fronte economico e anche sociale. Questo e' solo il primo atto
di una battaglia che vogliamo portare avanti e vincere non solo per tutelare il
reddito e il lavoro ma per garantire ai consumatori di continuare a mangiare
prodotti ittici italiani".
La cooperazione ricorda che
circa il 68% delle aree marine sono già escluse allo strascico. Senza
considerare che e' in vigore anche il divieto di pesca a strascico oltre i 1000
metri di profondità. E a questi 3000 kmq di aree marine protette e zone di
tutela biologica, la Commissione vuole aggiungere altri 17000 kmq di siti
natura 2000, una area di interdizione assoluta e destinata ad aumentare nel
tempo. "Così di fatto si metterebbe fine alla pesca a strascico, ma solo in
Europa, spalancando le porte ad un importazione extra europea meno sostenibile
perche' non soggetta agli stessi standard di produzione", sottolinea l'Alleanza.
"Un paradosso, conclude la cooperazione, visto che Virginijus Sinkeviciuster e'
il commissario europeo per l'ambiente, gli oceani e la pesca. A riprova
che non si può delegare ad uno stesso commissario le competenze della pesca e
dell'ambiente", conclude la cooperazione.