GIORNATA DELLA TERRA, MARETTI: DOBBIAMO PRENDERCI CURA DEL PIANETA, AGRICOLTURA E PESCA GIA' PAGANO GLI EFFETTI DEL CLIMATE CHANGE
NotizieOggi Giornata Mondiale della Terra: c'è bisogno di trovare soluzioni con la ricerca, la tecnologia e con le best practice che da sempre caratterizzano le cooperative
Fare
presto con interventi di mitigazione e adattamento
Cristian
Maretti (presidente Legacoop Agroalimentare): "Prendersi cura del pianeta
non e' un gesto altruistico, ma la necessità per evitare al genere umano un
disastro. Agricoltura e pesca già pagano gli effetti del cambiamento climatico"
ROMA, 22 aprile 2025 - Abbiamo soltanto questa Terra e la dobbiamo proteggere. Ma "gli ultimi episodi
di maltempo in Veneto e Piemonte con morti e danni, sono soltanto l'ultimo
segnale che qualcosa non funziona più. Prendersi cura del pianeta non e' un gesto
altruistico, ma la necessità per evitare al genere umano un disastro". Sono le
parole con le quali, in occasione del World Earth Day che si celebra oggi, Cristian
Maretti, presidente di Legacoop Agroalimentare, invita a fare presto per
prendersi cura del Pianeta.
Un processo a cui
adattarsi e da gestire. Anche perche' gli effetti del cambiamento climatico si fanno
sentire. "Il settore agricolo e quello della pesca già pagano per le mutazioni
delle temperature medie e massime e per le variazioni delle distribuzioni delle
piogge. Dobbiamo mettere in atto percorsi di mitigazione che sono in ritardo
rispetto a tutte le conferenze sul clima. E bisogna velocemente acquisire una
cultura dell'adattamento dei nostri sistemi produttivi". Ci sono eventi ed
emergenze come "alluvione e siccità, peste suina, granchio blu ed insetti
alieni, Xylella, Flavescenza Dorata, brucellosi, che aumentano sensazione di
insicurezza e contribuiscono ad espellere imprese dai processi produttivi e non
sempre e non solo quelle marginali", spiega Maretti.
Fondamentali ricerca,
innovazione e best practice delle cooperative. In questo caso l'innovazione può giocare
un ruolo determinante. Ricerca di materiali per gestire l'acqua, biostimolanti,
ma anche varietà resistenti nate dalle Tea, possono rappresentare una risposta
alle sfide alle quali agricoltura e pesca sono chiamate a dare per
sopravvivere. "L'innovazione e la tecnologia possono darci una grande spinta.
Ma prima di tutto vanno fatti dei passaggi culturali per comprendere la
delicatezza del momento", sottolinea Maretti. Che continua come la strada da
seguire sia quella di "recuperare la circolarità dei fattori produttivi nelle
nostre attività. Il settore agroalimentare, con l'agricoltura e l'acquacoltura,
possono essere presi ad esempio per la gestione dei prossimi decenni per la
riduzione delle emissioni carboniche con le best practice che abbiamo
sviluppato come sistema cooperativo".