PAC, MARETTI: AVVERATE LE PEGGIORI PREVISIONI, OCCORRE REDISTRIBUIRE LE RISORSE
Notizie"No a questo Quadro Finanziario dell'Ue, occorre redistribuire le risorse" Cristian Maretti (presidente Legacoop Agroalimentare): "Tutte le peggiori previsioni si sono avverate. Con le scelte politiche della von der Leyen corriamo il rischio di avere
ROMA 16 luglio 2025 "Tutte le peggiori previsioni si sono
avverate: riduzione dei fondi, rinazionalizzazione delle politiche, scelte che
mettono in crisi il mercato interno Ue, quando e' da due anni che dicono che
vogliono rafforzarlo, e che creano forti squilibri tra sistemi produttivi.
Perche' oggi tra Cina e Stati Uniti se si nazionalizzano le politiche, vuol dire
avere un ruolo marginale per il prossimo secolo". E' categorico Cristian
Maretti, presidente di Legacoop Agroalimentare , nel bocciare il Quadro Finanziario
Pluriennale, il bilancio della Ue per il periodo 2028-2034, presentato oggi a
Bruxelles dalla presidente Ursula von der Leyen.
"Se si vogliono fare più cose, ci vogliono più soldi. Sono stati
proposti 2 trilioni, quasi il 2% del Pil dell'Europa, ed e' ancor più
inaccettabile che con un budget quasi raddoppiato si tagli l'agricoltura",
continua Maretti. "L'Europa deve decidere di essere unita, coesa. Emergono due
visioni di Europa che la von der Leyen prova a conciliare ma non ci riesce. E
la maggioranza del Parlamento della Ue, a partire dal Ppe, ha la responsabilità
di decidere quale Europa volere, se quella degli Stati nazionali o quella degli
Stati Uniti d'Europa".
Ecco perche', la proposta della nuova Pac e' irricevibile, e'
largamente insoddisfacente e rischia di compromettere il futuro
dell'agricoltura europea. E in particolare ciò che proprio non va e' la
riduzione da 386 miliardi a 302 miliardi di euro che sono un colpo duro per un
settore già messo alla prova.
Legacoop Agroalimentare era presente a manifestare oggi a
Bruxelles con Catiuscia Marini responsabile politiche europee e Silvia
Schiavon ufficio politiche europee.
Anche Simona Caselli, responsabile degli Affari europei di
Legacoop Agroalimentare, ribadisce la contrarietà "alla massiccia
rinazionalizzazione delle politiche che ci riporta indietro invece che guardare
avanti, che svilisce la Ue in un momento in cui invece va rafforzata di fronte
al minaccioso nuovo quadro internazionale". E no al "Fondo Unico dove si
mescolano politiche distinte e piene di specificità come l'agricoltura, la
coesione, la ricerca, e dove lo sviluppo rurale non ha nemmeno fondi dedicati"