Premio ‘Tartufo d’oro’ 2009 a Teodoro Bolognini

Conduzione terreni e forestale
29 ottobre 2009

Teodoro Bolognini, responsabile nazionale Silvicoltura di Legacoop Agroalimentare e responsabile regionale dell’Agroalimentare di Legacoop Marche, ha ricevuto il Tartufo d’Oro, il premio consegnato in occasione della 46 esima edizione della Mostra nazionale del tartufo bianco pregiato, che gli è stato consegnato dal presidente della Comunità Montana Alto e Medio Metauro, Gabriele Giovannini, domenica scorsa nel teatro Zuccari di Sant’Angelo Vado (Pu). Un riconoscimento che è stato assegnato, fra gli altri, anche al regista Pupi Avati, all’attore Massimo Ghini, al giornalista Clemente Mimun, in una cerimonia che ha visto come madrina l’attrice Maria Grazia Cucinotta.

“La Comunità Montana Alto e Medio Metauro – si legge nella motivazione del Tartufo d’Oro a Bolognini - ha come obiettivo primario la cura e manutenzione delle aree naturali e boscate del territorio attraverso una gestione forestale sostenibile. La Regione Marche ha, tramite un’esperienza innovativa, sviluppato un sistema di cooperative locali che contano un totale di circa 300 operai e che sviluppano la metà del fatturato sul libero mercato. Questo ha permesso, nel settore forestale, la crescita di competenze imprenditoriali e professionali nuove e, soprattutto, la realizzazione di esperienze innovative dal punto di vista della multifunzionalità. Pertanto, un grande merito va a tutti gli operai e agli imprenditori forestali delle cooperative forestali marchigiane, al Consorzio Marche Verdi che le raggruppa ma un ringraziamento particolare va a chi ha seguito tutta la regia del processo e che, da tanti anni, per primo ha creduto con il suo impegno quotidiano ad uno slogan che oggi è stato usato da tanti e cioè che la “montagna da svantaggio potesse diventare opportunità e valore aggiunto”: Teodoro Bolognini rappresentante nazionale della Legacoop Settore silvicoltura e foreste. A lui va, inoltre, il merito di aver stimolato e accompagnato le amministrazioni pubbliche regionali ad un impegno concreto con la Carta di Fonte Avellana e l’orologio dell’Appennino per la creazione di un patto regionale per il lavoro, incentrato su progetti in grado di assicurare benefici ambientali ed occupazionali certi che garantiscano la manutenzione ed il controllo del territorio.

 

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