ALLUVIONE IN EMILIA ROMAGNA, ALLEANZA COOPERATIVE - SNELLIRE LE PROCEDURE BUROCRATIVE E PUNTARE AD UNA CONCRETA GESTIONE DEL TERRITORIO
Notizie"Attraverso progetti di manutenzione ordinaria del patrimonio si può creare lavoro e occupazione e dare risposta alle tante questioni che la politica ha lasciato irrisolte", spiega il Coordinatore settore forestale Mario De Angelis
Roma, 20 giugno 2023 - "Una politica più attenta ai problemi dei territori e un apparato amministrativo meno ostaggio della burocrazia". È quello che chiede l'Alleanza Cooperative Agroalimentari attraverso il suo Coordinatore settore forestale Mario De Angelis per il quale l'attuale emergenza post-alluvione in Emilia Romagna "rende sempre più impellente l'esigenza di snellire le procedure, al fine di spendere bene e meglio le risorse messe a disposizione dal PNRR e da altri fondi europei per realizzare puntuali interventi di messa in sicurezza del territorio e di valorizzazione delle aree interne a rischio spopolamento".
La gestione del
territorio
- Una sana gestione del territorio e del nostro patrimonio agricolo e boschivo
e' secondo De Angelis "la prima azione seria e concreta che
la politica dovrebbe attuare e rafforzare: non più piani straordinari
e irrealizzabili, bensì semplici progetti di manutenzione ordinaria del
patrimonio rurale, in grado di creare lavoro e occupazione. La
cooperazione forestale potrebbe in tal senso dare delle prime
risposte alle tante questioni che la politica puntualmente ha
lasciato irrisolte, in primo luogo attraverso l'occupazione che
riduce lo spopolamento dei territori. E' il
presidio naturale, infatti, che assicura in primo luogo la messa in sicurezza
del territorio, concetto questo che e' stato ribadito anche dai documenti
di programmazione delle politiche per la Strategia Nazionale per le aree
interne".
Il rischio
spopolamento
- Secondo De Angelis "e' nelle aree interne sempre più spopolate che si gonfiano
i fiumi e i torrenti che poi esondano in pianura e minacciano interi paesi. La
presenza dell'uomo e' dirimente in tema di dissesto idrogeologico e
gestione del territorio ed ecco perche' e' fondamentale adoperarsi affinche' le
aree interne di tutta Italia non diventino un deserto. La fuga verso le città
moltiplica gli effetti negativi e accelera l'abbandono dei comuni che un
pò alla volta perdono servizi e assistenza e quindi popolazione".
L'Alleanza
cooperative forestale ha anche rielaborato le numerose informazioni storiche
censite e organizzate in archivi digitali relative ai danni e gli impatti
socio-economici prodotti dai vari eventi alluvionali e inondazioni che causano
vittime e danni rilevanti ogni anno.
Qui di seguito l'elenco
delle località colpite da alluvioni e inondazioni a partire dal 1951.
22/10/1951 - Calabria
- 68 vittime
14/11/1951 - Polesine
- 101 vittime
19/09/1953 - Provincia
di Genova - 10 vittime
21/10/1953 - Provincia
di Reggio Calabria - 101 vittime
25-26/10/1954 - Provincia
di Salerno - 325 vittime
05/09/1959 - Ancona
- 10 vittime
23-25/10/1959 - Zona
del Metapontino - 12 vittime
04/11/1966 - Italia
nord-orientale - 87 vittime
04/11/1966 - Toscana
e Firenze - 47 vittime
03/11/1968 - Biellese
- 83 vittime
07/10/1970 - Genova
e provincia - 48 vittime
05/11/1976 - Trapani
- 18 vittime
09/08/1978 - Val
d'Ossola - 19 vittime
18/07/1987 - Valtellina
- 23 vittime
28/07/1987 - Val
Pola - 28 vittime
06/11/1994 - Piemonte
- 71 vittime
19/06/1996 - Versilia
e Garfagnana - 14 vittime
05/05/1998 - Sarno
- 160 vittime
10/09/2000 - Soverato
- 13 vittime
13-16/10/2000 - Italia
nord-occidentale - 23 vittime
01/10/2009 - Provincia
di Messina - 37 vittime
25/10/2011 - Lunigiana
e Cinque Terre - 13 vittime
04/11/2011 - Genova
- 6 vittime
18/11/2013 - Sardegna
- 18 vittime
10/09/2017 - Livorno
- 8 vittime
19/08/2018 - Forra
del Raganello - 10 vittime
03/11/2018 - Provincia
di Palermo - 13 vittime
26/11/ 2022 -
Casamicciola Terme (Ischia), 12 vittime