Alce Nero: l’oro dei giganti; l’olio extravergine di oliva biologico da ulivi secolari e millenari

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21 giugno 2010

Quelli più giovani hanno 500 anni, quelli più antichi anche 2000; tutti hanno attraversato il corso della storia dalle sponde del “Mare Nostrum”. Sono gli ulivi monumentali di Puglia dai cui frutti Alce Nero estrae e propone oggi un preziosissimo olio extravergine di oliva biologico. Una selezione nuova e ricca di significati - presentata l’11 giugno a Milano presso la Scuola della Cucina Italiana - che racconta del lavoro e del rispetto dell’uomo per queste piante, dei sapori antichi, semplici e decisi della millenaria tradizione mediterranea che, attraverso sensazioni tattili e olfattive, riportano all’essenzialità, alla purezza, alle suggestioni di un paesaggio agricolo senza uguali perché rimasto uguale da duemila anni. Un olio che diventa messaggero dei valori degli olivicoltori della Comunità degli Uliveti Monumentali di Puglia, che raggruppa sei piccoli produttori impegnati in un’agricoltura che segue i ritmi e le regole della natura e che si fa custode di tradizioni e paesaggi. Un impegno che da anni ha scelto l’agricoltura biologica come metodo di coltivazione e produzione e che significa anche promozione della legalità.
“E’ un olio che ci racconta di questa Comunità, di questi angeli custodi, dell’impegno alla conservazione di queste piante da parte Istituto Agrario Pantanelli di Ostuni, dei suoi studenti ed insegnanti, così come del lavoro dei ragazzi della cooperativa di Libera Terra, che opera qui su beni confiscati alla criminalità. Alce Nero vuole recapitare questo messaggio vicino e lontano con un invito: visitate questi agricoltori, conoscete le loro aziende, fatevi raccontare le loro storie e il loro impegno, fatevi contagiare dalla loro determinazione per il bello, il buono, il pulito e il giusto” ha sottolineato il presidente di Alce Nero & Mielizia, Lucio Cavazzoni, durante la presentazione.image
“Non esiste al mondo un altro paesaggio agricolo così bello e così maestoso e antico, ancora attivo – ha aggiunto Gianfranco Ciola, presidente della Comunità degli Uliveti Secolari di Puglia”. E la semplicità maestosa di queste “creature” è stata sottolineata in modo singolare da Laura Silingardi, musicologa, che nel corso della presentazione ha fatto ascoltare, grazie ad una particolare tecnica, un’interpretazione del modo che hanno le piante per esprimersi, individuando i suoni, e dunque la “musica” che ogni specie produce. «Conoscere la Musica delle Piante – ha raccontato la musicologa – significa poter entrare in contatto ed interagire con esse, acquisendo una sensibilità che porta ad un maggior senso di rispetto nei confronti del mondo vegetale».
“Il Wellehiness, il grande valore ecumenico del Benessere-Salute-Felicità che sta plasmando l’era appena inaugurata, ha molto in comune con l’olio degli ulivi monumentali – ha sottolineato a sua volta Ada Cattaneo, docente di sociologia e consumi all’Università IULM –. Il ben-essere dell’olio e di queste cattedrali naturali è di grande attualità culturale in quanto olistico. Non si tratta delle fronde mosse dal vento, dei canti e delle voci durante la bacchiatura.. è la voce, più intima, l’essenza stessa, la vita che fluisce nei vasi della pianta che ci invoca, che ci chiama, che ci parla”.
L’olio extravergine biologico di oliva da ulivi secolari di Puglia Classificato come varietà Ogliarola salentina (antica di 2.500 anni), l’olio extravergine di oliva biologico Alce Nero delle ulivi secolari di Puglia ha colore giallo con riflessi verdognoli, profumo che ricorda il frutto dell’oliva, con sentori di erba appena falciata, gusto delicato, leggermente amaro, con retrogusto piccante. Un olio che si abbina preferibilmente a fagioli e ceci bolliti, purè di fave, zuppe di verdure, zuppe di pesce, cozze, polpi, seppie, ed è il condimento ideale per piatti tipici pugliesi come le frise bagnate con acqua e condite con pomodoro e origano, o l’acquasalata (pane duro, cetriolo, pomodoro, cipolla dolce).
Una selezione pregiatissima in edizione limitata (solo 3.500 bottiglie da 250 ml), che proprio per sostenere la salvaguardia degli ulivi monumentali di Puglia, Alce Nero propone in un cofanetto che contiene anche un piccolo libro fotografico che illustra la bellezza e la maestosità di queste piante.

Il paesaggio degli ulivi monumentali Cinque milioni di olivi secolari, di cui un milione plurisecolari, sono protetti da una legge della Regione Puglia (la prima in Europa a tutelare il paesaggio degli olivi monumentali), che ne vieta l’espianto, il commercio, l’abbattimento e il danneggiamento. Per custodire questo tesoro, tra le terre di Bari e le antiche terre d’Otranto, è nata la Comunità degli Oliveti Monumentali di Puglia, costituita da sei olivicoltori accomunati dalla passione per il proprio lavoro e dalla scelta di un’agricoltura di qualità che utilizza metodi di lavoro che concorrono alla tutela del paesaggio. L’area interessata dalla Comunità comprende il Parco Naturale Regionale “Dune Costiere da Torre Canne a Torre S. Leonardo” (1100 ettari lungo 6 chilometri di costa, Sito di Importanza Comunitaria incluso nella rete ecologica europea “Natura 2000”) e la Riserva Naturale dello Stato e L’Area Marina Protetta di Torre Guaceto (che si estendono per 1100 ettari, lungo un tratto di costa di 8 chilometri). La gamma completa degli extravergini bio di Alce Nero Oltre all’olio da ulivi secolari, è tutta la gamma degli extravergini bio di Alce Nero a rinnovarsi ed ampliarsi. Quattro le referenze: un olio italiano del sud Italia, un Dop “Terra di Bari e Bitonto” e due monocultivar, rispettivamente dalla Sicilia – cultivar Biancolilla - e delle colline dell’alto Lazio e Umbria – cultivar Frantoio. Una gamma che esplora diversi sapori e utilizzi e che rappresenta il frutto del lavoro dei soci olivicoltori di Alce Nero che, nel rispetto del disciplinare biologico, raccolgono le olive in alcune delle zone più vocate del centro e sud Italia. Oli speciali, raccontati oggi in ogni bottiglia da una vera e propria “carta d’identità”, che consente al consumatore di ricostruirne l’origine e le caratteristiche sensoriali, semplicemente digitando nell’apposita sezione del sito www.alcenero.it il numero di lotto indicato in etichetta.




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